Viaggiare con i bimbi si può? No, si deve

Viaggiare con i bimbi vi spaventa? Pensate a quella frase:
La vita è troppo breve ed il mondo troppo grande per tornare più volte in uno stesso posto.

E, non so voi, ma io la condivido pienamente. So che non mi basterà una vita per visitare tutti i luoghi straordinari su questo pianeta e questo a volte mi mette un po’ di ansia mista a dispiacere. Ma dall’altra parte sono profondamente consapevole che ci siano luoghi che non ti bastano mai. Che a me non bastano mai, dove trovo alcune specifiche sensazioni solo ri-respirando certi profumi e ri-ascoltando determinati rumori.

Potrei fare un elenco ben nutrito di mete del genere: se chiudo gli occhi ricordo il rumore della neve che cade su una scalinata di Mont Martre, a Parigi, o il profumo del mare al tramonto a Key West con Cuba a poche miglia di distanza. Tutte sensazioni indelebili, quasi tatuate sul cuore, vissute in coppia qualche anno fa.

E poi. Poi è arrivato il pupo. Smettere di viaggiare? Giammai!

Mi ero ripromessa di coinvolgerlo il più possibile, scegliendo fin da subito mete adatte alla presenza di un bimbo, nei nostri viaggi. E direi che ci stiamo riuscendo, viaggiare con i bimbi è possibile.
Ormai Leo è abituato a viaggiare, al necessario adattamento ed è un bambino molto curioso che sta imparando ad apprezzare tutte le novità che la vita, mamma e papà, e i loro viaggi, gli stanno mettendo a disposizione.

Ovviamente la scelta delle destinazioni viene fatta in maniera diversa da prima, perché le priorità e le esigenze della famiglia sono diverse. Ma mano a mano che gli anni passano, si può azzardare qualcosa di un po’ più strutturato e che forse anche Leonardo riuscirà a ricordarsi.

Per questo, anche se l’autunno è già qui e con lui la pioggia, sto già immaginando e assaporando il profumo dell’erba misto alla salsedine scozzese della prossima estate. Non siamo mai stati in Scozia, la distanza non è molta e, scegliendo le giuste tappe, tra un castello e l’altro sono sicura che sapremo fare in modo che anche il nostro piccolo possa costruirsi dei ricordi per il futuro.

Mi piace pensare che, quando sarà più grande, chiudendo gli occhi verrà catapultato immediatamente in una distesa verde che si perde nell’azzurro dell’oceano.
Insomma, per imparare che il viaggio è un modo per sognare da svegli.

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