Pizza? Ho sentito “pizza”?
La pizza italiana è considerata uno dei piatti basici, e più gustosi, della cucina italiana e della dieta mediterranea. Perché? Perché la pizza è a dir poco squisita. E, dal punto di vista nutrizionale, contiene tutto il necessario per il nostro organismo: l’impasto è ricco di carboidrati, la mozzarella ha le proteine, l’olio d’oliva offre i grassi salutari e il pomodoro è un ottimo antiossidante.
Ma perché la pizza si festeggia a livello internazionale proprio il 17 gennaio?
Si tratta di un’antica usanza napoletana, ovviamente! Chi l’avrebbe mai detto?!
I festeggiamenti ufficiali ebbero luogo per la prima volta il 17 gennaio 2018, durante la celebrazione di Sant’Antonio Abate, il patrono dei pizzaioli: una festa particolarmente iconica e caratteristica, dato che i pizzaioli onoravano il santo mangiando pizza napoletana attorno a un falò dopo il lavoro. Da qui è stata istituita la Giornata Mondiale della Pizza al fine di omaggiare il piatto più popolare e amato della cucina italiana. Inoltre, non dimentichiamoci che “l’arte del pizzaiolo napoletano” è stata anche riconosciuta dall’Unesco come patrimonio culturale dell’umanità! Onore a voi, maestri napoletani!
Quali pizze?
Durante la Giornata Mondiale della Pizza, ma in realtà durante tutto il corso dell’anno, non neghiamolo, siamo abituati a deliziarci e a viziare il nostro palato con ogni tipo e varietà di pizza. Dalle più tipiche, come la pizza margherita, la quattro stagioni, la capricciosa, o la marinara, a quelle più ricercate e stravaganti, che soprattutto adesso stanno avendo grande seguito per via di una sperimentazione e abbinamento “osé e gourmet” degli ingredienti e dei condimenti.
Più è semplice più è buona
Non siete d’accordo? Esperti nutrizionisti hanno confermato che la pizza, se consumata con moderazione, è in grado di migliorare il nostro stato d’animo. Questo si spiega per via dell’insieme di ingredienti e nutrienti che la compongono. Soprattutto i carboidrati, infatti, ci offrono energia e serotonina, e influenzano il nostro umore regalandoci benessere e positività. Non so voi, ma quando mangio la pizza, che sia quella tonda, al taglio, alta, croccante, soffice o fina, che sia di un gusto o di un altro, sono sempre iper allegra!
Curiosità
Nell’antichità non esisteva tanto la pizza quanto pezzi di focaccia condita: un pasto semplice rivolto soprattutto a chi non era benestante e a chi non poteva permettersi un piatto troppo dispendioso. Solo nel XVII secolo, a Napoli, è nata la pizza vera e propria e, nonostante ciò, per via della sua stigmatizzazione, la pizza veniva disprezzata dai più, perché considerata simbolo di povertà. E allora? Come ha fatto ad avere così tanto successo nella storia e nel mondo intero? Fu nel 1889 che il pizzaiolo Raffaele Esposito ideò la Pizza Margherita (con i colori della bandiera italiana, con il basilico verde, la mozzarella bianca e il pomodoro rosso) in onore della Regina Margherita di Savoia. E meno male che ha avuto questa geniale intuizione!
Lo dico sempre che noi italiani siamo i più forti
Sapevate che, recentemente, è stato allestito a Napoli uno spettacolo preparatorio che ha fatto vincere il primato dei Guinness mondiali al nostro Bel Paese? Nel 2016, infatti, è stata realizzata la pizza (margherita) più lunga al mondo, di una misura di ben 1853,88 metri. Un record che sembrerebbe imbattibile! E vorrei anche aggiungere, beati quelli che erano presenti… si saranno leccati i baffi!
Oggi, quindi, celebriamo il nostro piatto italiano più succulento, a cui il grande Pino Daniele ha regalato delle parole tanto poetiche quanto immortali: «Fatte ‘na pizza c’a pummarola ‘ncoppa, e vedrai che il mondo poi ti sorriderà»! Se siete interessati, leggete l’articolo Ricetta rotolo di prosciutto e crescenza per sperimentare in casa delle ricette alternative con gli impasti!