Gli omini di pan di zenzero: un must del Natale

La ricetta della nonna per preparare questi deliziosi biscotti

Chi sono gli ometti più dolci del mondo? A parte i nostri bambini, intendo. Sono gli omini di pan di zenzero, ovviamente, i biscotti natalizi per eccellenza, anche noti come i “Gingerbread men”!

Personalmente adoro gli omini di pan di zenzero: a Natale ne abuso letteralmente, soprattutto da quando il mio bimbo se ne è innamorato vedendoli nel film di Shrek. Perché troppa televisione fa male? Perché sono stata bandita in cucina e sono stata costretta a cucinare questi dolci per un giorno intero! Ma ne è valsa la pena, devo ammettere.

Ma come sono nati i Gingerbread men?

La tradizione vuole che questi simpatici dolcetti di pasta frolla, dallo squisito aroma di zenzero, cannella e noce moscata, facessero la loro prima apparizione presso la corte della regina Elisabetta I, la quale si divertiva a far preparare ai suoi cuochi dei biscotti che riproducessero le sembianze delle dame e dei cortigiani che le facevano visita a palazzo. Tuttavia, fu nel XVI secolo che, a Norimberga, si istituì un vero e proprio panificio di Gingerbread men, e i fratelli Grimm contribuirono a renderli popolarissimi grazie alla fiaba di Hansel e Gretel. Poi, nel lontano Ottocento, tantissimi panettieri e pasticceri tedeschi iniziarono a produrre ufficialmente i Gingerbread men, cominciando a sfornare senza sosta i piccoli e sorridenti omini, incredibilmente friabili e gustosi.

Successivamente, gli omini di pan di zenzero sono diventati dei prodotti dolciari internazionali, e un vero e proprio must del Natale!

Difatti, questi dolci “umanoidi” hanno avuto un seguito talmente vasto che diversi paesi hanno attribuito loro vari nomi, rivisitando in parte anche la loro ricetta. Per esempio, in Svezia vengono chiamati “Pepparkakor”, e vengono insaporiti principalmente con il cardamomo e con lo sciroppo di melassa, mentre l’aroma dello zenzero risulta quasi impercettibile. Nel Regno Unito e in Nuova Zelanda, invece, gli omini di pan di zenzero vengono chiamati “Ginger nuts” per via della presenza della nocciola, e negli Stati Uniti sono conosciuti come “Ginger snaps”, dal momento in cui “snap”, che significa “bottone a pressione”, rievoca il delizioso abito “abbottonato” che caratterizza questi biscotti. Inoltre, non soddisfatti, gli americani amano ricoprirli, se non affogarli, nello sciroppo d’acero. E vai con il diabete!

Omini di pan di zenzero

Ma adesso, bando alle ciance, e andiamo a vedere insieme come si preparano questi fantastici dolcetti!

Chiaramente, non posso che proporvi la ricetta della nonna! Vi suggerisco gli ingredienti per un quantitativo di circa 15 biscotti: ci servono 350 grammi di farina 00, 160 grammi di zucchero, 110 grammi di burro, 50 grammi di miele (mmm, che bontà) e due uova (di uno dei due ci servirà solo l’albume). A seguire un pizzico di sale, di chiodi di garofano macinati e di noce moscata grattugiata, circa 5 grammi di zenzero in polvere, e altrettanti di cannella. Per la glassa, invece, servono 150 grammi di zucchero a velo, un albume e una sac-à-poche usa e getta, che utilizzeremo per stendere la glassa sui biscotti una volta pronti.

E adesso, in cucina!

Iniziamo dalla pasta frolla: versiamo nel mixer la farina e tutte le spezie, cioè lo zenzero, la noce moscata, i chiodi di garofano e la cannella. Poi aggiungiamo lo zucchero e il sale, e per ultimo il miele. A questo punto uniamo il burro, possibilmente tagliato a cubetti, e frulliamo il tutto. Dopo aver ottenuto una sorta di “sabbia” aromatizzata, adagiamo il composto sul tavolo su cui andremo a lavorare l’impasto e, con le mani, creiamo il classico “vulcano” (facendo un buco al centro, per intenderci).

Mettiamo l’uovo (sia tuorlo che albume) al centro del composto e impastiamo con le mani. A questo punto creiamo un panetto con le mani, cercando di dargli una forma piatta affinché dopo sia più semplice creare le figure degli omini. Poi ricopriamo il panetto con una pellicola trasparente e mettiamolo in frigorifero per circa mezz’ora. Dopodiché, una volta raffreddata, stendiamo la pasta frolla con il mattarello sul tavolo già infarinato.

E qui arriva la parte divertente!

Munirsi delle formine degli omini di pan di zenzero non sarà affatto complicato, dato che possiamo trovarle ovunque, anche al supermercato. Quindi, dopo essercene armati, non ci resta che creare i nostri meravigliosi biscotti! Magari la realizzazione delle sagome degli omini potremmo farla fare ai nostri bambini, si divertiranno un mondo e gli verrà l’acquolina in bocca! Mentre loro sono all’opera, noi ci occuperemo del forno, dato che è consigliabile preriscaldarlo. Quando siamo pronti, stendiamo i biscotti su una teglia rivestita con carta da forno e… via, in cottura! Cuociamoli in forno statico per circa un quarto d’ora a 170°, ma non dimentichiamoci di buttare un occhio, ogni tanto, ai nostri Gingerbread men. Sia mai che si brucino! E poi, chi se li sente? Corre voce che siano alquanto permalosi…

Omini di pan di zenzero

E allora, diamo sfogo all’immaginazione!

Una volta cotti, sforniamo gli omini e lasciamoli raffreddare e, nell’attesa, prepariamo la glassa: versiamo l’albume in una ciotola abbastanza capiente e montiamo con la frusta, aggiungendo un po’ alla volta lo zucchero a velo. Dopo aver ottenuto un composto uniforme e privo di agrumi, prendiamo la sac-à-poche e, con la forbice, facciamo un piccolo foro in cima, in modo tale che la glassa possa uscire liberamente.

L’ideale sarebbe far decorare i biscotti ai nostri bambini, magari dando loro delle espressioni simpatiche, o creando degli abiti buffi, che direi gli si addicono parecchio. Terminati gli abbellimenti, conserviamo i Gingerbread men in frigo per un massimo di 4 giorni, anche se temo che verranno spazzolati immediatamente non appena li presenteremo in tavola! Un vero e proprio banchetto di omini di pan di zenzero! Se siete alla ricerca di ulteriori ricette di dolci da preparare in casa, vi invito a leggere l’articolo Ravioli con nutella (o marmellata) in 10 minuti! Et voilà! 

Altre storie
Spesa su Cortilia Mammequattropuntozero
Cortilia porta la natura a casa