Back to school 2020

La riapertura delle scuole: gioia e preoccupazione

Un hip hip Hurra’ per la riapertura delle scuole e asili vogliamo farlo?
Vi dirò, sto vivendo sentimenti contrastanti, o forse solo inevitabilmente complementari in questo strano backtoschool. Allo stesso tempo molto felice, perché lo è Leo e la sua gioia mi contagia, dall’altra parte sono sul chi va la’, non posso dire preoccupata, ma senz’altro in attesa di vedere come si evolve questa nuova avventura dettata da regole più o meno uniformi in tutta la nazione.

Partiamo dagli orari di ingresso e uscita che, da noi all’asilo, sono scaglionati per 3 classi in un orario e altre 2 in un altro. Prima perplessità è che comunque arriveremo su classi multiple tutti in quella fascia oraria e comunque un po’ di coda si potrà creare. Non siamo poi così pochi.

Al nostro asilo solo un genitore potrà entrare e accompagnare il bimbo, ma su questo non ravviso particolari criticità, in quanto anche prima non ho mai visto code di parenti in ingresso o uscita.

Per quello che riguarda i materiali, invece, nelle linee guida si richiede l’ovvio cambio di scarpe e il cambio giornaliero degli abiti oltre alla dotazione di un sacchetto di plastica per riporre gli oggetti del bambino.

Parlando di controlli sanitari, l’aspetto probabilmente più importante in questa fase, è richiesta l’autonomo monitoraggio della temperatura e la segnalazione in caso di febbre oltre 37,5 con tutto quello che ne consegue (segnalazione al pediatra, tampone, se positivo quarantena a pioggia su classe maestre e amici di amici, insomma una catena inarrestabile!!). Detto questo, sicuramente per i bambini è molto meglio farsi misurare la febbre da mamma e papà, è un gesto familiare già vissuto e visto molte altre volte perciò non foriero di particolari paure.

Fin qui tutto bene, quindi. Ma le perplessità ci sono e non sono poche. Per esempio? Il fatto che  un naso che cola sarà vissuto come un potenziale untore di peste bubbonica, e non magari un banale raffreddore (alzi la mano chi si è fatto un intero anno di nido o di scuola dell’infanzia senza un raffreddore). Oppure il fatto che voglio dare per scontato che ognuno all’interno dell’istituto segua pedissequamente le regole, da chi si occupa di pulizie alla cuoca della mensa. Eppure, dovremo per forza fidarci, altrimenti le scuole resterebbero inevitabilmente chiuse. E questo semplicemente non è accettabile, né per noi genitori né men che meno per i nostri bambini e le nostyre bambine.

Quindi le mie restano solo perplessità. Penso che, dopo che si è dato il via alla movida, tra l’altro in maniera molto discutibile e poco controllata, sia semplicemente inaccettabile non riparire con le scuole: i nostri figli hanno bisogno di quelle regole e di quella socialità che solo la Scuola può dare.

Confido che, con una gestione sensata e non improvvisata, tutto possa andare per il meglio e poi staremo a vedere e agiremo di conseguenza, noi famiglie e loro Istituzioni.

Intanto, pronti ai posti…viaaaa! E un grande In Bocca Al Lupo a tutti per quest’anno!

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