La mia mamma dice che ho le mani bucate e come darle torto, fare shopping mi piace molto.
Prima spendevo essenzialmente per me, ora spendo anche per il mio bimbo e, per quel che mi riguarda, il premio statale previsto per le strisciate elettroniche lo vincerei senz’altro io! Posso dirlo? Mannaggia alle carte di credito e ai bancomat che non ti fanno accorgere in modo tangibile di quanto spendi cumulativamente nel tempo.
Allora, visto che non vale più anno nuovo vita nuova e visto che, comunque, anche restando a casa spese ce ne sono e molte, domattina esco, mascherinata ovviamente, e proverò ad acquistare il KAKEBO.
KAKEBO è un termine giapponese che significa ‘libro dei conti di casa’ ed è un’abitudine diffusissima in ogni età nella cultura orientale per cui è sinonimo di controllo, ordine, autodisciplina e serenità. KAKEBO è una sorta di agenda articolata in colonne dove sono riportati i giorni e righe dove troviamo lo spazio per le spese, entrate ed uscite.
Leggendo sul web e chiacchierando con un’amica che lo utilizza da tempo, capisco che si utilizza molto facilmente seguendo poche regole:
- ad inizio mese annotiamo le nostre entrate ed uscite fisse, tipo stipendio e mutuo
- ipotizziamo a questo punto una cifra che vogliamo provare a risparmiare
- sottraendo ora dalle entrate la somma delle spese fisse e del risparmio auspicato otteniamo la cifra che ci resta da utilizzare nel mese in corso.
- a fine mese facciamo i conti e vediamo quanto siamo state brave!
Tutto il procedimento dovrebbe esser accompagnato da buoni propositi per poter spendere in maniera oculata cercando di ottimizzare al massimo le risorse a disposizione ma, sinceramente, solo il pensiero mi incute un po’ d’ansia per l’ennesima modalità di autocontrollo (già con il cibo e i kg sono ossessionata) in contemporanea con questo periodo dì restrizione sociale, che non è il massimo.
Facciamo così: visto che comunque ogni cammino inizia con un piccolo passo, domattina entro nella mia libreria di fiducia ad acquistare il KAKEBO e, visto che siamo giusto ai primi del mese, provo a compilarlo in maniera oculata.
Poi, per i giorni a seguire, cercherò di usare i contanti e di non toccare le carte (se non è un fioretto questo ditemi voi che fare!) in attesa di vedere come riuscirò a gestirmi quando torneremo alla normalità.
A fine mese tirerò una riga e farò un bilancio di cifre e di propositi, il KAKEBO infatti non è solo un elenco di numeri ma si basa su una filosofia di vita fondata su promesse e obiettivi e sui perché non sono stati raggiunti. Insomma, impariamo a gestire noi stessi e a capire chi siamo, controllando le nostre azioni e il nostro budget.
Non sembra per niente semplice e tantomeno allettante….ci vediamo a fine mese, mamme e speriamo che sotto quella riga almeno ci resti una, seppur piccola, cifra.