bambini vitamina C

Inverno non ti temo: fai il pieno di Vitamina C

Arriva l’inverno e porta con sé raffreddori, bronchiti e la tanto temuta influenza stagionale.

I bimbi, si sa, sono estremamente suscettibili alle affezioni invernali, un po’ perché il loro sistema immunitario si sta formando, un po’ perché, di conseguenza, sono giornalmente esposti a continui scambi di virus e batteri in asilo.

E allora? Come affrontare al meglio la stagione fredda? Si può prevenire e curare.

La prevenzione è fondamentale ed inizia sostanzialmente a tavola: facciamoci aiutare da Madre Natura e sfruttiamo al meglio gli effetti benefici della Vitamina C.

Leonardo, ad esempio, è un mangiatore di banane e mele, ricche di amido e di molte vitamine ma non va’ matto per le arance. Allora uso i mandaranci che sono senza semi, dal sapore un po’ meno forte e più armonioso e, due alla volta, glieli spremo con un pochino di miele o zucchero.
Unico accorgimento, l’acido ascorbico si ossida, va consumato immediatamente per ottenere le azioni salutari per l’organismo. Ah, tra parentesi, la Vitamina C non fa bene solo ai bambini, ma è fondamentale anche per noi adulti che dobbiamo essere in forma per occuparci di loro!

Ma torniamo a noi. Esistono in commercio anche molti integratori, ad esclusiva prescrizione medica, che funzionano da boost per il sistema immunitario agendo direttamente sulla risposta mediata dai Linfociti. E se, nonostante tutto, il piccolo si ammala?

Lo so che noi mamme siamo sempre stra-impegnate con il lavoro per cui non possiamo assentarci e spesso, tanto più se non abbiamo aiuti in casa, non sappiamo a chi lasciare il bimbo.

Ma SE IL BIMBO È MALATO NON DEVE ANDARE all’asilo.

Questo dovrebbe diventare un imperativo categorico per limitare diffusioni batteriche o virali inutili e per permettere il recupero ai bimbi appena guariti.

Leonardo, che per problemi di adenoidi e Tonsille, convive con naso chiuso e rischio otite é sotto una terapia ormai cronica  che prevede nell’acuto e nel mantenimento pulizia del naso mattina e sera.
Sinceramente, quando trova mille scuse e non vuole nemmeno sentire parlare di lavare il nasino, un po’ lo capisco Ormai quando mi vede arrivare con fialette varie inizia a scappare ed ecco che per un gesto di pochi minuti serve almeno mezz’ora.

Fidatevi però che la pulizia del naso costante, soprattutto nelle fasi iniziali del raffreddore, è FONDAMENTALE per evitare l’accumulo di batteri che alimentano il catarro. Semplice fisiologica isotonica in boccioni o ipertonica quando serve e i nostri bimbi si risparmiano tanti etchiu!

Provare per credere. Parola di mamma.

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