Come è ovvio, quando crescono, normalmente attorno ai 4 anni, si pensa ad una vera e propria cameretta dei bambini che possa durare fino all’adolescenza. E qui nascono i problemi.
Il regno dei nostri bimbi è la loro cameretta.
Cerchiamo quindi fino dalla nascita di creare per loro un ambiente più sano ed efficace possibile che permetta loro di riposare in serenità, ma anche di trovare un proprio spazio per giocare liberamente.
Da neonato, al suo arrivo in casa, il piccolo non dormirà nella sua stanza, ma con mamma e papà, per esempio posizionando il lettino accanto al lettone oppure utilizzando le culle per co-sleeping tipo la NEXT TO ME di CHICCO che diventa un vero e proprio prolungamento del giaciglio di mamma e papà, facilitando anche l’allattamento. L’ho utilizzata personalmente e per la mia esperienza è utilissima.
Poi si passerà al lettino, se il bimbo dormirà nella sua stanza. Il mio Leonardo ci dorme da quando aveva un anno (fortunella io) e poi, verso i 4 anni circa, quando la statura comincia a farsi sentire, si passa alla scelta dell’arredamento definitivo.
In base a cosa e come scegliere la cameretta dei bambini? Io ci sto passando proprio adesso e, nella mia attualissima esperienza, i fattori principali sono:
Lo spazio a disposizione
Non sempre si può, come nel mio caso, decidere per una cameretta standard, magari soppalcata, proprio per una questione di dimensioni. E allora si può optare per la cameretta su misura, studiata a tavolino dal mobiliere di fiducia oppure provare a self-progettare una sistemazione sfruttando al massimo gli spazi e usufruendo anche delle più note catene di mobilificio anche low cost (MONDOCONVENIENZA, ASTA DEL MOBILE, IKEA, ARREDISSIMA per citarne alcuni).
Questa ultima opzione, che sto provando a percorrere, sembra meno dispendiosa ma in termini di soldi ma costa più tempo per lavorarci su.
Il budget a disposizione
Se si vuole e si può spendere parecchio per una cameretta di un certo tipo ma, a mio parere, occorre comunque anche pensare se quella sarà un soluzione davvero definitiva o quasi. Ci sono camerette di mille tipi, fighissime, con disegni su parete incorporati ma… e se poi si cambia casa? O se nasce un altro cucciolo? E se i nuovi spazi non andassero bene per vecchi mobili? Riflettiamo sempre.
Che impronta vogliamo dare alla kid’s room?
La linea più seguita è la Montessori, minimale, dove tutto è a portata di bimbo, pochi arredi ma essenziali. Avete presente se invece avete mille ceste di giochi e vestiti del bimbo che con la Montessori nemmeno da lontanoo? Lo stile minimal è veramente cool ma non sempre applicabile.
Insomma, come potete leggere diventa un circolo vizioso, dove un elemento dipende dall’altro, con me o chiunque di voi al centro, nel tentativo di far combaciare i pezzi di un puzzle assai complicato. Vi farò sapere se riuscirò a finire qualche incastro a breve.