Le giornate delle mamme sono scandite dai ritmi dei propri figli, il resto è superfluo.
Peccato che in quel resto ci sia quello che rimane di una mamma: in ordine, per quello che mi riguarda, il lavoro con annessi e connessi, la famiglia e le preoccupazioni che costantemente mi assillano e quel poco che avanza per ciò che più mi fa star bene da sempre, l’attività fisica.
Ora, se la matematica non è cambiata la giornata sfruttabile è sempre di 12 ore (più o meno).
In realtà, per infilarci tutto, la lievito clamorosamente aggiungendo ore mancate di sonno la sera e riducendomi ad un panda la mattina, quando mi guardo allo specchio. Sì, il trucco aiuta, ma è appunto, solo un trucco, una piccola magia che nasconde e non fa vedere, ma non cancella.
Nelle ore attive sono programmata che un MacBook mi fa un baffo: pronti via la colazione, prima io poi Leonardo, le attese in bagno per pipì, pulizia nasino – ormai un must in casa nostra visto il rimpallo di catarro tra orecchie gola e naso – metti i pantaloni, cambia le scarpe che, puntualmente, mamma sceglie male. Metti grembiulino, che sennò tocca rincorrerlo per metà asilo e arrivano gli ultimi 10 minuti utili prima dell’uscita di casa dedicati alla supersonica me.
E in quei 10 minuti da Maga Magò alla principessa Fiona è un attimo! Mamme, anche per voi?
Dalla consegna alla materna, dove ci sono altre mamme come me, partono poi i chilometri in auto, ogni giorno almeno un centinaio, che sono parte integrante del mio lavoro. Guido, telefono – Bluetooth attivo sempre in auto – telefono, guido tra andata e ritorno.
Recupero pargolo dai nonni – santissssssimi nonni – e un giorno calcio, un giorno inglese, un giorno la spesa, un giorno il compleanno poi a casa, doccia prepara cena mangia sparecchia sistema metti a letto la creatura e spesso rilavora al PC.
Ahh, in tutto questo appena tornata da lavoro riesco pure ad inserire tre volte la settimana un’ora di palestra.
Mi stanco solo a scriverlo, ma non penso poi di essere molto differente da qualsiasi mamma… Ops, da qualsiasi supermamma.