È ricominciato l’asilo e puntualmente con esso si avvicinano i temuti virus parainfluenzali e influenzali con raffreddori, sinusiti e malanni associati.
L’asilo o scuola materna sono da sempre un ricettacolo di batteri: i bimbi sono a stretto contatto tra di loro e condividono tutti i giochi che tra l’altro spesso mettono in bocca e si passano tra loro diffondendo molto rapidamente il germe in questione. Inoltre è proprio in questi anni che i nostri cuccioli imparano giorno dopo giorno ad essere indipendenti anche nella gestione della toilette e spesso lavano le manine con sola acqua.
Uno studio pubblicato nel 2007 ( infectious disease and daycare and preschool Education, J Pediatr, 2007), però, sostiene che i bimbi che frequentano asili o materne hanno un rischio da 2 a 3 volte maggiore di sviluppare malattie con impatto non solo limitato alla struttura, ma all’intera comunità, tenendo conto che un bimbo malato significa spesso un membro a scelta della famiglia malato. E noi mamme lo sappiamo bene, quante volte ci è capitato di ammalarci dopo che nostro figlio era stato a casa con la tosse o il raffreddore?
Lo studio sostiene che con poche piccole accortezze si potrebbe prevenire la trasmissione del malanno e cita ad esempio frequenti lavaggi di manine con appositi detergenti, routine standardizzate per cambio e eliminazione di pannolini, pulizia scrupolosa delle aree adibite ai cambi e in ultimo che sia le maestre che i genitori mettano a conoscenza le varie classi se ci sono bimbi malati.
Chiaro che queste restano indicazioni molto spesso difficili da seguire costantemente quando ci sono tanti bimbi e poche maestre ma sono un corretto ed utile consiglio per cercare di evitare di passare più giorni a casa malati spesso infettando un’intera famiglia.
Non è tutta colpa delle abitudini dei nostri bambini, però. Un altro fattore estremamente importante e che va tenuto sotto controllo è che molte volte il bimbo malato viene comunque portato all’asilo diffondendo così repentinamente il potenziale raffreddore. Le motivazioni possono essere le più varie, e chiunque sia una mamma lavoratrice sa benissimo quanto sia difficile potersi organizzare e gestire l’influenza di un bambino, con conseguente impossibilità di andare al lavoro a meno che non si abbiano dei nonni disponibili oppure ancora una baby sitter che, però, diciamocelo, è un costo che non sempre possiamo permetterci. Lo sappiamo, è complicato. Ma dobbiamo sempre tenere presente che la ruota gira, e che più saremo attente al benessere di nostro figlio e a quello dei suoi compagni, minori saranno le probabilità che continui ad ammalarsi, con conseguente diminuzione dei disagi per noi e per gli altri. Mai come in questo caso l’unione fa la forza.